Reynisfjall è una montagna di tufo vulcanico alta 340metri, formatasi durante un’eruzione subglaciale durante la penultima glaciazione, nei pressi del villaggio di Vik.
La montagna si compone di strati alternati di tufo, lava a cuscino e colonne basaltiche.
Alla base della montagna è la famosa spiaggia nera di Reynisfjara, dove la lava basaltica, raffreddandosi rapidamente a causa della vicinanza del mare, si è solidificata in vere e proprie colonne di dimensioni imponenti. Questa formazione naturale ha ispirato l’architettura di diversi edifici simbolo del Paese, prima fra tutti la chiesa di Hallagrimskirkja, a Reykjavik.
Sulla medesima spiaggia, è possibile ammirare la grotta di Halsanefshellir, anch’essa basaltica e unica nella sua bellezza. Qui la leggenda narra si riunissero le “Selkie”, le “donne foca”, creature in tutto simili alle foche, ma capaci di liberarsi a piacere della propria pelle animale per trasformarsi temporaneamente in donne bellissime. In molte delle leggende popolari che parlano delle selkies, si racconta che un contadino locale ne rubasse la pelle di foca per nasconderla, costringendo queste donne nella loro veste umana per sempre, e destinandole quindi contro volere ad una vita sulla terraferma, per diventare mogli bellissime per i non altrettanto attraenti mariti locali!
Dalla spiaggia di Reynisfjara si ammirano il promontorio di Dyrholaey e i faraglioni di Reynisdrangar (che secondo la leggenda, altro non sono che due troll trasformatisi in pietra quando sorpresi dal sole nell’atto di trascinare a riva la loro nave a tre alberi!). Sulle scogliere, nel periodo estivo nidificano i pulcinella di mare, ed è possibile vederli volare dal proprio nido nascosto in un profondo cunicolo nelle rocce fino all’oceano, sempre intenti a pescare per sfamare i piccoli!