Il ghiacciaio Myrdalsjokull si estende per circa 500km2 nel sud dell’Islanda, ed è composto da una calotta glaciale ben visibile da gran parte della costa sud, e da numerose lingue glaciali, la più accessibile e popolare chiamata Solheimajokull.
I ghiacciai islandesi, a causa della loro natura “temperata”, sono molto sensibili ai cambiamenti climatici, ed una breve visita a questo ghiacciaio in particolare rivela anche all’occhio inesperto quanto rapidamente i ghiacciai stiano arretrando nel Paese.
Il Myrdalsjokull offre molte possibilità per chi è appassionato di sport invernali ed è possibile partecipare ad una “passeggiata sul ghiaccio” unendosi a uno dei diversi tour con guide esperte ed attrezzatura adeguata, per ritrovarsi ad osservare questo splendido ghiacciaio da vicino.
A rendere ancora più speciale il Myrdalsjokull è il fatto che nascosto sotto i suoi ghiacci di trovi il vulcano Katla, uno tra i più potenti del Paese, le cui eruzioni hanno spesso conseguenze importanti. Durante l’eruzione, il ghiaccio si scioglie in grandissime quantità, producendo un’inondazione con picchi di flusso che raggiungono i 300000m2/sec. L’acqua, mista a pezzi di ghiaccio, rocce e detriti si riversa a valle, e molte delle pianure intorno al Myrdaljokull sono state appunto create dai depositi accumulatisi durante le inondazioni di origine vulcanica (la strada principale a est di Vik attraversa il deserto così creato del Myrdalssandur).
La prossima eruzione di Katla sembra imminente: si sa che il vulcano erutta normalmente ogni 50 anni circa, e l’ultima eruzione registrata risale al 1918. Il Presidente d’Islanda ha comunicato ai capi di Stato dei Paesi Europei che molto probabilmente anche i Paesi oltre oceano verranno coinvolti dalle conseguenze dell’eruzione.